The Will of Giordano Pironti, Cardinal Deacon of SS. Cosma e Damiano (d.1269)

Research output: Contribution to journalArticlepeer-review

Abstract

Il testamento di Giordano Pironti († 1269), recentemente ritrovato negli archivi della cattedrale di Salisbury in Inghilterra, ha permesso di rivalutare l'importanza di Giordano sia come figura politica all'interno del governo degli Stati pontifici, sia come scrittore e maestro di stile fortemente legato al lavoro dei retori attivi presso la Curia papale, come Tommaso di Capua, Riccardo da Pofi e Berardo da Napoli. Un'attenta analisi delle fonti inglesi legate all'amministrazione statale rivela la portata e quantità dei benefici concessi a Giordano in Inghilterra, connessi al ruolo chiave che ebbe nei negoziati relativi al futuro della Sicilia e dei territori un tempo sotto il dominio di Federico II, all'epoca contesi da vari pretendenti: i Plantageneti, gli Hohenstaufen e gli Angioini. The Will of Giordano Pironti (d. 1269), recently rediscovered in the archives of Salisbury Cathedral in England, provokes a reassessment of the significance of Giordano both as a political figure within the governement of the Papal States, and as a letter-writer and prose stylist closely associated with the work of professional rhetoricians at the papal curia such as Thomas of Capua, Riccardo da Pofi and Berardo of Naples. Proper exploration of the English governmental sources reveals the wealth of patronage showered upon Giordano in England, not least because of the key role that he played in negotiations over the future of Sicily and the former lands of Frederick II, now disputed between rival claimants, Plantagenet, Hohenstaufen and Angevin.
Original languageEnglish
Pages (from-to)373-396
Number of pages24
JournalRivista di storia della Chiesa in Italia
Volume67
Issue number2
Publication statusPublished - 2013

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